mercoledì, Novembre 13, 2024

Dalle passerelle di Sì Sposaitalia tutte le novità bridal del 2025

La rassegna, giunta alla 40ª edizione, che si è svolta dal 5 all’8 aprile presso l’Allianz MiCo di Milano, ha confermato la sua leadership internazionale. Una prestigiosa vetrina dei comparti abiti da sposa, da sposo, da cerimonia e degli accessori

Eleganza e glamour, creatività e business, cultura e tendenza. Questi fattori, declinati in un’atmosfera tutta italiana, hanno decretato il successo di Sì Sposaitalia Collezioni 2024, che ha avuto luogo dal 5 all’8 aprile presso l’Allianz MiCo di Milano. Giunta alla 40ª edizione, la rassegna ha confermato la sua leadership internazionale della moda bridal, una prestigiosa vetrina di tendenze dei comparti abiti da sposa, da sposo, da cerimonia e degli accessori.

Sì Sposaitalia, come ogni anno, ha attratto a Milano buyer e operatori del settore da tutto il mondo, accogliendoli con un calendario ricco di sfilate e eventi speciali, concentrandosi su due tematiche attuali, la formazione dei giovani e la sostenibilità, che hanno preso letteralmente forma nei suoi spazi espositivi.

La famosa stilista Elisabetta Polignano ha aperto, come sempre, il calendario delle sfilate presentando la collezione Jane, ispirata a Jane Birkin. Tra le novità di maggiore rilievo di questa edizione, la nuova linea di abiti Sposacurvy, nata per celebrare la bellezza di ogni donna con capi su misura che ne valorizzino le forme e ne riflettano lo stile, un importante esempio di body positivity, e l’inaugurazione de Il Salotto di Sposaitalia, uno spazio dedicato alle interviste e agli interventi speciali. A intrattenere gli ospiti, la nota giornalista di moda e costume Giuliana Parabiago, che ha condotto il programma “L’abito espressivo: il racconto emozionato dopo la sfilata. Pensieri e parole sulla collezione raccolte da Giuliana Parabiago”. In questo spazio speciale ha accolto Peter Langner, Elisabetta Polignano, Giovanna Alessandro, Randy Fenoli e Amos Musani, che hanno raccontato le loro collezioni e le emozioni delle loro sfilate. Questo salotto ha ospitato anche alcuni interessanti talk, realizzati in collaborazione con Elle Italia su temi quali la bellezza femminile contemporanea, le tendenze moda sposa 2025 e la sostenibilità del matrimonio.

L’upcycling, il riuso creativo

Tra le iniziative, di particolare rilievo il progetto basato sull’upcycling, il riuso creativo, che ha visto il coinvolgimento di dieci giovani studenti del master in Fashion Design coordinato da Marina Spadafora, ambasciatrice di moda etica nel mondo. Ai ragazzi è stato chiesto di realizzare un capo casual wear partendo dal recupero di abiti da sposa destinati, altrimenti, al macero. Le proposte presentate durante la manifestazione sono un esempio della creatività e artigianalità della moda italiana e la dimostrazione che il percorso creativo può percorrere una strada sempre più sostenibile e rispettosa dell’ambiente e delle persone.

La necessità di un’etica nella moda è diventata sempre più pressante anche per le grandi maison che hanno scelto di realizzare capi nuovi con vecchi tessuti o di ridare nuova vita a materiali di scarto dimenticati. Una vera e propria rivoluzione culturale che si traduce in un cambiamento significativo in cui il sinonimo di riuso e circolarità è sempre più il lusso. Più che una moda, una tendenza che la rassegna accoglie da tempo affidandosi a contenuti di qualità, esplorati in maniera immersiva dalle aree espositive in cui si articola, e a una formazione continua che coinvolge tutti gli operatori del settore per dare ragione alle tematiche più urgenti, come quelle ambientali, e amplificare il potere che anche in questa direzione hanno le nuove generazioni di creativi.

Una delle nuove aree dell’edizione 2024 è stato lo spazio Unconventional Pop-Up, dedicato alle capsule collection più alternative e particolari: collezioni bridal e accessori pensati per il total look di spose moderne e non convenzionali, completo di accessori estrosi e ricercati.

L’Evening Dress Area, realizzata in collaborazione con l’IFTA (Independent Fashion Talent Association), ha ampliato lo sguardo sul mondo della cerimonia presentando le ultime tendenze per gli abiti da sera, che stanno vivendo una diffusione eccezionale. Sono infatti sempre più usati per le damigelle, ma anche per il cambio abito durante il banchetto nuziale, oltre che per i cocktail party, per le feste del 18° compleanno e le cerimonie più classiche.

Il brand Sposacurvy

Sposacurvy, l’esclusiva collezione di abiti da sposa senza taglia che celebra la bellezza di ogni donna, ha debuttato a Sì Sposaitalia Collezioni 2024, nata dalla visione che ogni donna merita di sentirsi straordinaria nel giorno più importante della sua vita, senza dover rinunciare al meglio di sé stessa. Tutti gli abiti sono stati progettati con una modellistica specifica per esaltare le forme di ogni sposa, rimuovendo l’idea di taglie standard. Ogni abito è fatto su misura, pensato per far sentire ogni donna valorizzata e a proprio agio: che sia semplice, sensuale, elegante, da sirena o principessa, il brand Sposacurvy offre uno stile adatto a ogni sposa curvy.

L’innovazione si riflette anche nei materiali utilizzati. Sposacurvy impiega tessuti pregiati ispirati ai corsetti dell’800, garantendo comfort e sicurezza all’interno dell’abito. Inoltre, Sposacurvy propone un percorso personalizzato per le sue spose. Considerando che le misure corporee possono variare dalla scelta dell’abito al giorno del matrimonio, viene programmato un controllo prima della produzione del vestito e le prove successive sono adattate in base alle esigenze individuali di ogni sposa. Con Sposacurvy ogni donna può vivere il suo giorno speciale con fiducia e bellezza autentica, esprimendo la propria personalità attraverso un abito che riflette il suo stile unico e straordinario.

Coffee break con Peter Langner

Non solo moda ma anche formazione alla nuova edizione di Sì Sposaitalia Collezioni, grazie al supporto delle maison come Peter Langner, che ha portato in scena un momento di confronto per gli addetti al settore. Coffee Break è stato più di una semplice pausa caffè, un’opportunità di dialogo e condivisione tra Peter Langner, stilista dell’omonima maison, e i suoi ospiti. Durante l’appuntamento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di gustare del buon caffè mentre il creativo ha condiviso la sua visione della sostenibilità nel settore della moda.

“La responsabilità della bellezza”, titolo che ha scelto per la sua ultima collezione, rappresenta uno dei valori fondamentali che guidano il suo lavoro, il suo impegno creativo e etico che si manifesta nell’idea di creare bellezza valorizzando l’artigianalità e l’unicità, mentre contribuisce attivamente alla riduzione dell’impatto ambientale nel settore della moda. Un momento unico in cui il designer ha illustrato i progetti dedicati alla sostenibilità, offrendo un’integrazione perfetta con la sua nuova collezione e gli abiti che ha presentato in fiera. Lo scopo principale è promuovere ispirazione e valore, unendo stile, innovazione, alta sartorialità e ricerca sulla sostenibilità.

I nuovi trend, lunghezze volubili

Tra lunghezze volubili, ricami, ispirazioni al cinema e trasparenze, a Sì Sposaitalia Collezioni sono emersi i nuovi trend che saranno destinati a caratterizzare i look delle future spose. Lungo, lunghissimo, ma anche corto, cortissimo e midi oppure corto e lungo insieme. L’orlo è decisamente volubile e capriccioso. Ora si estende facendosi strascico, ora si abbrevia, sintetizzandosi in una gonna sopra al ginocchio. Rispolvera la difficile quota polpaccio citando le gonne a ruota di Audrey Hepburn o, ancora, si raddoppia nella versione delle due gonne. Una corta e a palloncino, l’altra lunga e scivolata, indossate insieme. Al momento della festa l’una lascia il posto all’altra: è l’effetto strabiliante di una minigonna inaspettata.

Sculture macramè

“Che cosa più di un abito bianco permette di esprimere se stessi?” – ha detto Pierpaolo Piccioli, a proposito della propria collezione primavera-estate 2024 dando un segno forte, disegnando degli abiti bianchi, che a loro volta ridisegnavano l’anatomia del corpo femminile. Il ricamo, il macramè, il pizzo da quel momento non sono più stati solo decori, ma l’abito stesso, fatto di rilievi, bassorilievi, sculture che esaltano i soggetti, per lo più floreali, che si alternano alle trasparenze, ancora di più sicuri della loro forza gentile.

Dive divine

Il cinema influenza da sempre la moda con le sue ispirazioni, con le sue suggestioni e ora anche con i suoi costumisti e i suoi Oscar. Accanto a uno spirito vintage, che recupera gli anni Quaranta con abiti severi, corpetti a camicia e gonne attillate che hanno come unico decoro lunghe schiere di bottoni ricoperti, vive una tendenza ispirata a Holly Waddington e alle sue creazioni per il film “Povere creature”. Enormi, importanti e gigantesche, le maniche a gigot di Balenciaga esplodono in vestiti tutt’altro che minimalisti.

Effetto dissolvenza

Ci sono punti di un abito che sembrano dissolversi, sparire, lasciare il posto alla nudità e invece sono solo trasparenze che si guadagnano spazi che creano, giocando con le assenze, effetti “mancanti”, tulle, chiffon, organze sono tessuti impegnati in una sorta di “vedo e non vedo”. Architetture sospese che permettono anche a un abito carico di decori di alleggerirsi e conquistarsi una nuova lievità.

 

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