sabato, Settembre 21, 2024

Per gli italiani la casa è sempre più importante

Voglia di maggiori spazi, grande attenzione alla sostenibilità economica e energetica, ricerca di qualità della vita: gli italiani rinsaldano il rapporto che hanno con la loro casa, che diventa ancora più importante nelle loro vite. È il quadro che emerge dalla ricerca CasaDoxa 2022, la quinta edizione dell’Osservatorio nazionale sugli italiani e la casa di BVA Doxa che fotografa i cambiamenti in atto nella società e nelle case degli italiani, intervistando ogni anno un campione rappresentativo di 7 mila famiglie. I risultati dell’Osservatorio sono stati presentati il 19 ottobre scorso, in un evento tornato in presenza dopo due edizioni online, organizzato da BVA Doxa, in partnership con FIMAA Milano Lodi Monza Brianza (Associazione degli agenti immobiliari aderente a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza).
Rispetto agli anni precedenti, 1 milione di famiglie in più si è messo in movimento per cambiare la propria casa e 700 mila famiglie in più si è dotato di una seconda casa, in affitto o in proprietà.
Gli italiani cercano più spazi, interni e esterni con un incremento del 36% che desidera una stanza in più e del 12% che vuole un terrazzo o un giardino, dichiarandosi disponibili a allontanarsi dal centro, pur di avere più spazio. C’è una maggiore apertura nei confronti di soluzioni innovative per l’approvvigionamento energetico, con 6 persone su 10 che si dicono propense a aderire a una comunità energetica nel proprio condominio o nel quartiere, qualora questa si costituisse.
La sensibilità ai temi dell’ambiente si traduce sempre più in gesti concreti e quotidiani: il 78% dichiara di spegnere le luci ogni volta che esce da una stanza (+18% rispetto al 2019); il 72% utilizza lavastoviglie e lavatrici solo quando sono a pieno carico (+24%); il 66% sceglie prodotti a alta efficienza energetica (+21%) e il 57% tiene il riscaldamento al minimo (+34%). Il dato più significativo è che il 68% degli italiani passa più tempo in casa facendo anche attività che prima non faceva: +33% a pranzo, +36% a cena, +42%, a guardare film e serie tv, +31% a lavorare e +26% a fare fitness e tenersi in forma.

Indicazione geografica protetta per i prodotti artigianali
Presto anche i prodotti artigianali e industriali potranno essere a Indicazione geografica protetta e valorizzare il loro legame col territorio d’origine. Manufatti come il vetro di Murano, la porcellana di Limoges o la coltelleria di Solingen potranno stampigliare sulle confezioni il logo Ue che tutela le IG, per contrastare le contraffazioni. Il 28 febbraio scorso, la commissione giuridica dell’Europarlamento ha dato il suo parere positivo a una proposta di regolamento che definisce un quadro regolamentare a tutela della proprietà intellettuale della manifattura frutto dell’originalità e della autenticità delle pratiche tradizionali regionali.
La registrazione delle IG sarà semplice e a costi contenuti. In una prima fase saranno i produttori a dover presentare l’istanza a un’autorità designata dallo stato. Questa, a sua volta, trasmetterà all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) la domanda ritenuta idonea, affinché sia ulteriormente valutata e approvata. Gli stati che non dispongono di procedure di valutazione nazionale potranno presentare domanda direttamente all’Euipo. I produttori potranno anche presentare un’autodichiarazione di conformità dei prodotti alle specifiche di produzione, così da rendere il sistema più snello e meno costoso.
In questo modo i produttori artigianali e industriali potranno difendere i loro prodotti in tutti i paesi firmatari dell’atto di Ginevra sulle denominazioni d’origine e indicazioni geografiche dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Ompi). Sarà, inoltre, possibile proteggere all’interno dell’Ue le IG corrispondenti di paesi extra-Ue. Il nuovo regolamento punta anche a sostenere lo sviluppo delle regioni rurali, incentivando i produttori (specie pmi) a investire in nuovi prodotti autentici.

Il salone Abilmente
Si è svolto dal 16 al 19 marzo scorso, al Lingotto Fiere, il salone delle idee creative Abilmente, l’appuntamento torinese di Italian Exhibition Group, nel corso del quale sono state presentate tante proposte e ispirazioni made in Piemonte, ma non solo, tra laboratori di calligrafia, corsi di quilling e di crochet, e tante attività per i più piccoli
La fiera ha visto la partecipazione di oltre 130 espositori e grande successo di visitatori, coinvolti in giornate all’insegna del grande divertimento tra centinaia di attività esperienziali, corsi e workshop su tutte le tecniche dei diversi mondi della creatività. In fiera anche mostre e installazioni tessili, un’area laboratorio dedicata alle Arti di Filo, lezioni di scrapbooking e di calligrafia.
Tante le ispirazioni provenienti dal Piemonte: dai bijoux colorati di D’Acqua e Vetro di San Mauro (To) ai fiori essiccati che diventano monili di Fior di Carota Boutique di Bosconero (To), dai quadretti personalizzati realizzati in carta con la tecnica del quilling della torinese Martina Carta e Riccoli alle agende fantasy e steampunk di Monica Marianini, di Ponzone (Al). Ma anche associazioni delle Arti di Filo come l’Associazione Amici del Ricamo Bandera di Chieri, e scuole di calligrafia, come l’Associazione culturale Dal Segno alla Scrittura di Torino: a Lingotto Fiere è stato possibile scoprire e supportare i progetti creativi di artigiani e creativi del territorio.
Dopo la data torinese, la primavera della creatività prosegue online dal 5 al 7 maggio con i corsi gratuiti di Abilmente Academy. Per informazioni: www.abilmente.org/it.

Gioielleria made in Italy, trend positivo
Continua il momento positivo della gioielleria made in Italy, che ora va a caccia di talenti proprio per soddisfare le richieste che hanno portato, nel 2022, a un fatturato in crescita e a un nuovo record di esportazioni. Secondo le ultime rilevazioni del centro studi di Confindustria Moda per Federorafi, il comparto dovrebbe chiudere il 2022 con un fatturato di 10,87 miliardi (+20,8%), trainato da un export pari a 9,8 miliardi di euro, in aumento del 22,1% sul 2021 e a +40,6% sul 2019. Tra i principali bacini di sbocco delle produzioni italiane ci sono Stati Uniti, Svizzera e Emirati Arabi. Nei primi 15 paesi di destinazione cala solo Hong Kong (-0,5 per cento). Quanto alle tipologie, bene la gioielleria da indosso (+21,7% in valore nel complesso sul 2021), come pure la bigiotteria (+34,3%), i lavori in perle e pietre preziose (+72,9%) e i cinturini in metalli preziosi (+25,1%). Frena invece l’oreficeria da arredo (-4,4 per cento).
Spinto dall’export, il saldo commerciale settoriale è salito nei primi 11 mesi 2022 a 7,07 miliardi di euro, in aumento del +25,9% sull’analogo periodo dell’anno precedente. L’incremento a doppia cifra del fatturato va letto ovviamente tenendo conto dei forti rincari nelle materie prime e negli energetici, i due fattori che più hanno compresso i margini aziendali.
Quanto alle previsioni per il 2023, in base a un’indagine congiunturale condotta a gennaio, per il primo trimestre il 39% degli imprenditori si aspetta risultati in linea allo stesso periodo del 2022, il 32% un incremento fino al 10%, mentre il 14% teme una flessione. Nel complesso, il campione auspica un incremento medio attorno al 6,9 per cento.

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