domenica, Aprile 27, 2025

Matrimonio green, una scelta a basso impatto ambientale

Comincia a diffondersi anche in Italia la tendenza a organizzare eventi nuziali cercando soluzioni ecosostenibili. Ma non è semplice e la sensibilità sociale deve ancora maturare

N’ell’immaginario collettivo, il matrimonio è un evento che simboleggia opulenza e consumi esagerati e, nella realtà dei fatti, è quasi sempre così, soprattutto negli ultimi anni.

Una tendenza alimentata anche da mode oltreoceano, programmi tv che esaltano sfarzi spettacolari, wedding tourism che vede il Bel Paese meta prediletta di vip stranieri, che organizzano eventi da favola la cui eco dura per anni.
Alcune recenti ricerche hanno stimato che l’organizzazione di un matrimonio, incluso viaggio di nozze e ricevimento, calcolato su una media di 100 invitati, comporta un’emissione di circa 7,5 tonnellate di anidride carbonica, dovuta soprattutto al trasporto di merci e persone, al cibo sprecato e ai rifiuti di plastica prodotti.
In contrasto con questa tendenza, comincia a diffondersi anche in Italia, fra le coppie sensibili alle tematiche ambientali, l’organizzazione di un evento nuziale green, cercando un compromesso fra l’evento dei propri sogni e la consapevolezza maturata. Una scelta che non significa rinunciare a un wedding day bello e che rispecchi lo stile degli sposi. Al contrario, cercando soluzioni ecosostenibili e dando maggior risalto ai dettagli, si possono ottenere splendidi risultati, evitando sprechi di risorse e denaro. Qualche consiglio può essere utile anche ai negozianti del settore, che sempre più spesso curano gli allestimenti, gli addobbi e il tableau de mariage.

Limitare l’uso della plastica
Partiamo dagli aspetti più semplici da organizzare, trascurando quegli estremi, adatti, a nostro avviso, solo a una esigua minoranza di coppie. Un matrimonio può definirsi ecosostenibile quando ci si è impegnati per ridurre il più possibile il suo impatto sull’ambiente.
Sicuramente si può limitare l’uso della plastica, perché eliminarla del tutto non è possibile: i contenitori e gli imballaggi, soprattutto nella ristorazione, sono usati diffusamente, in particolare per il catering. Ma si può prestare attenzione nella scelta degli allestimenti, del tableau de mariage e di tutti gli altri aspetti, evitando, per esempio, di usare i palloncini, oppure scegliendo quelli biodegradabili. Quindi se organizzare un matrimonio del tutto plastic-free non è ragionevolmente possibile, si possono rendere protagonisti dell’evento materiali naturali, come legno, vetro e tessuti ecosostenibili.
Un altro aspetto importante è la selezione di fornitori e prodotti della zona: prediligendo quelli del territorio, si promuove il commercio locale e si evita lo spreco dei trasporti (su strada, navi o aerei). Per lo stesso motivo è fondamentale anche l’attenzione alla stagionalità dei prodotti, sia per gli alimenti che per gli addobbi floreali.

 

 

 

Bouquet nuziali tradizionali, difficile che le spose rinunceranno in futuro ai fiori recisi, ma si possono scegliere di stagione e di produttori locali, evitando l’impatto ambientale dei trasporti

 

L’abito da sposa green
Le possibilità per una sposa di trovare sul mercato un abito nuziale in fibre naturali non trattate con sostanze chimiche e nocive all’ambiente sono infinite. Ormai sono in crescita gli stilisti e gli atelier di moda sposa che realizzano collezioni ecosostenibili, ma, purtroppo, sono sempre più costose. Se si ha un budget di spesa limitato, si può optare per un abito di seconda mano, che, pure se non eco-friendly, permette di riciclare e risparmiare. Oppure, se possibile, riutilizzare l’abito della mamma o della nonna, con le opportune modifiche: una scelta che rispetta l’ambiente e anche glamour, se si organizza un evento in stile vintage.
La possibilità poi di riutilizzare in seguito il capo come elegante abito da sera ha un impatto minore sull’ambiente. Una opzione questa che stenta, però, a diffondersi nel sud Italia, dove resiste l’usanza di acquistare l’abito da sposa per indossarlo un’unica volta e lasciarlo poi, per il resto della vita, con il suo ingombrante volume, riposto in un armadio.
Anche lo sposo può fare una scelta ecosostenibile, sempre più costosa, ma nel suo caso sarà indubbiamente più semplice trovare le occasioni per riutilizzare l’abito.

Le partecipazioni ecosostenibili
Nel caso delle partecipazioni, le possibilità di sostenere l’ambiente sono diverse. La prima e più ovvia, in epoca digitale, è inviarle attraverso posta elettronica o messaggistica, scelta adatta alle coppie più giovani. Ma si perde il fascino del biglietto stampato e non si può conservare come ricordo dell’evento.
Ci sono varie alternative, prima fra tutte, quella di stamparle in carta riciclata o ecologica, oppure di optare per i biglietti che contengono fibra di cellulosa e semi, che, interrati, danno vita a piantine fiorite o aromatiche, invece di creare rifiuti. La stessa attenzione si può porre all’uso degli inchiostri vegetali, senza sostanze inquinanti.
Sono inoltre in aumento le proposte creative delle aziende specializzate, come la possibilità di scegliere biglietti profumati, da utilizzare poi nei cassetti, e altre da valutare al momento. Quanto detto ovviamente vale per tutti gli accessori realizzati in carta, quindi anche per i menù, i segnaposto, i libretti per la cerimonia religiosa, i piccoli gadget come i ventagli e così via.

Location cerimonia e ricevimento
Per un matrimonio eco-friendly è preferibile scegliere una location immersa nel verde come agriturismi, masserie, frantoi e ville del territorio, dove sarà più semplice realizzare allestimenti green, che risulteranno ben intonati all’ambiente. Uno dei cardini nella progettazione dell’evento è evitare lunghi spostamenti inquinanti. Quindi l’ideale sarebbe organizzare cerimonia e ricevimento nello stesso luogo, oppure sceglierne due a breve distanza l’uno dall’altro.

Altro aspetto importante è accertarsi che la sede scelta sia attrezzata per la raccolta differenziata e per la riduzione degli sprechi. Molti proprietari di location per eventi adottano già scelte ecosostenibili che valorizzano il territorio e i prodotti a km 0, spesso sono loro stessi produttori di ortaggi, formaggi, miele e quant’altro. Si possono in tal caso anche organizzare degustazioni di prodotti locali e percorsi nella natura, per intrattenere gli ospiti e vivacizzare il ricevimento.
Lo spreco del cibo nei banchetti nuziali è una nota dolente. Piuttosto che sfidare i propri invitati con troppe portate, è meglio concentrarsi sulla qualità degli alimenti e delle preparazioni. In ogni caso è sempre preferibile prendere in anticipo contatto con una organizzazione locale che recupera le eccedenze alimentari, in occasione di eventi, per donarle ai meno fortunati. Un gesto di solidarietà importante.

Allestimenti e addobbi floreali
Anche la scelta degli allestimenti può essere concepita in modo green, prestando attenzione a una prevalenza di materiali ecologici oppure puntando su materiali di riciclo. Ci si può orientare sul noleggio degli arredi, che spesso le stesse strutture specializzate mettono a disposizione dei clienti, quindi con un riutilizzo virtuoso, a zero impatto ambientale, e preferire tessuti organici, candele naturali e così via. Evitando del tutto scelte appariscenti e spreco di materiali.
Per il bouquet della sposa soltanto fiori di stagione, preferibilmente coltivati da produttori locali, mentre per gli addobbi la scelta più ecosostenibile sarebbe non usare fiori recisi, ma piante e piantine, sia fiorite che aromatiche, che, a fine giornata, possono essere portate a casa anche dagli invitati e trapiantate. Esistono poi in commercio fiori in cellulosa biodegradabili con cui si possono realizzare composizioni scenografiche, anche molto originali, e composizioni in carta riciclata. Molto dipende dallo stile dell’evento, dalle scelte cromatiche di base e quindi dall’armonia di tutti gli elementi, risultato che si può raggiungere affidandosi alla guida di un esperto professionista.

Sopra decorazioni per una tavola nuziale green, piantine grasse confezionate come bomboniere e un ricevimento di nozze nel verde dell’Umbria.

Le bomboniere eco-friendly
Negli ultimi anni, la scelta dei consumatori si è orientata in modo naturale verso bomboniere utili, che possano trovare una facile collocazione nell’ambiente domestico e nella cucina, e anche verso quelle definite enogastronomiche, con prodotti d’eccellenza, come miele, confetture, vino e liquori. Una delle scelte più green è certamente preferire creazioni artigianali e locali e l’Italia è un paese che offre affascinanti produzioni artigianali lungo tutto il suo variegato territorio.
Una delle ultime tendenze è la bomboniera da interrare, che siano già piantine verdi o semi all’interno di supporti in carta o altri, è una scelta che si sta diffondendo. Certo, come per le bomboniere enogastronomiche, potremmo avere delle riserve perché alla fine ai propri invitati non resta un oggetto ricordo dell’evento, ma le scelte dei consumatori vanno rispettate e ormai tutti i punti vendita specializzati hanno i loro fornitori. Si trovano sia bomboniere piantabili che piccole delizie, che confezionano in modo originale, in stile con la cerimonia.
Il packaging per la bomboniera, anche green, è sempre fondamentale: rivolgendosi a un negoziante specializzato si ha la certezza di ottenere un effetto finale molto decorativo, che esalti l’oggetto.

La luna di miele
Sicuramente uno degli aspetti dell’evento nuziale più difficile da organizzare in maniera eco-friendly è il viaggio di nozze. E non perché non ci siano le possibilità concrete di fare una scelta di turismo responsabile, che sono invece innumerevoli, quanto perché gli sposi sognano un viaggio indimenticabile, consapevoli che questo potrebbe essere il più importante e forse anche irripetibile, sia per l’impegno economico che per le responsabilità familiari e lavorative dei coniugi.
Quante coppie sono davvero disposte a viaggiare in treno o comunque con mezzi pubblici, a alloggiare in un campeggio o in un eco-resort a zero impatto ambientale o, addirittura, a avventurarsi, zaino in spalla, in sella alle biciclette, rinunciando alle mete esotiche, sempre in cima alla lista dei desideri? Sono scelte responsabili e ci sono ormai diversi tour operator specializzati a cui rivolgersi per essere consigliati, ma siamo convinti che per ora si tratti di alternative anche queste riservate a una minoranza di sposi.

La sensibilità sociale va educata
L’argomento potrebbe essere approfondito in altri innumerevoli aspetti, come la possibilità di scegliere fedi nuziali in oro etico, cioè estratto senza utilizzare tecniche invasive e nocive per l’ambiente e le popolazioni locali, cercare alternative al lancio del riso, come utilizzare bolle di sapone prodotto con ingredienti naturali, e così via. Sicuramente queste scelte spettano ai futuri sposi e alla loro sensibilità ambientale, alle priorità personali. Siamo convinti che questa sensibilità debba ancora maturare in una società, al momento, fin troppo consumistica.
Però da qualche parte si deve pur iniziare. E quale modo migliore, se non quello di eliminare almeno gli sprechi più evidenti? Pochi minuti di fuochi d’artificio hanno un impatto ambientale serio, ma anche centinaia di palloncini lanciati in aria o un volo di farfalle. Ha ancora senso ricorrere a questa sorta di “effetti speciali” per spettacolarizzare il giorno del sì? Crediamo che la sensibilità sociale vada educata e che si possano organizzare eventi nuziali indimenticabili anche senza inutili eccessi.

“I fiori nel matrimonio green”
in occasione di Myplant & Garden

La sensibilità verso l’ambiente è stata al centro del seminario “I fiori nel matrimonio green”, che si è tenuto durante la fiera Myplant & Garden, che si è svolta, a Fieramilano Rho, dal 22 al 24 febbraio scorso. Condotto da Charles Lansdorp, Floweracademy.it, e Simona Polli, direttore di The Real Wedding e White Sposa, ha offerto non solo idee per composizioni e decorazioni, ma anche consigli per l’organizzazione di un matrimonio sostenibile.

 

 

In questa pagina, un’immagine della recente fiera Myplant & Garden, che si è svolta, a Fieramilano Rho.

 

Punto di riferimento è il protocollo AIWP, l’Associazione Italiana Wedding Planner, verificato da Audit People. Sulla base dello standard nazionale UNI PDR 61, Audit People ha sviluppato, con il patrocinio dell’AIWP, il primo kit per l’organizzazione di un matrimonio sostenibile e a impatto zero con un marchio e un certificato, che coinvolge tutti gli ospiti e i familiari, supportato da un percorso di formazione. Il manuale di istruzioni di conformità guida i professionisti e gli sposi nelle scelte da adottare.
Parlare di sostenibilità è ricorrente oggi, ma spesso è di facciata. In base ai dati riportati da Stefano Bonetto, normatore di Audit People, del 65% di chi si dichiara disposto a spendere di più per prodotti a basso impatto ambientale solo il 30% lo fa davvero. La sostenibilità non riguarda unicamente l’ambiente, ma pure la società e l’economia. Per una sostenibilità di qualità sono necessari metodologie e strumenti, come le norme UNI e gli standard ISO, per misurare e confrontare gli standard all’interno del servizio di organizzazione dell’evento.
Il protocollo di gestione descrive i principali step dell’organizzazione valutando gli impatti sull’ambiente, la società e l’economia. Il primo passo, secondo il consiglio di Claudia Spanò, auditor di Audit People, è avere chiaro il progetto, ossia lo stile dell’evento, il numero di invitati, il budget, ma pure la scelta di location e fornitori.
Sulla scelta di questi ultimi è stato sviluppato un progetto di ricerca da parte di studenti dell’IFDA Italian Fashion & Design Academy di Milano. Il tema era “Un matrimonio sostenibile”, ossia un evento da ideare minimizzando l’impatto negativo sull’ambiente e lasciando un’eredità positiva alla comunità che lo ospita. Gli studenti, calandosi nei panni di wedding planner, hanno presentato i loro lavori di gruppo. Partendo dallo stile della cerimonia hanno scelto location, arredi, decorazioni floreali e bomboniere.
Dall’elegante romanticismo di un matrimonio in una villa sul lago, giocato sui colori del bianco, verde salvia e rosa antico, all’ambientazione rustica, in sintonia con la natura, in un bosco e in un agriturismo, dove sono predominanti nuance dal panna, al verde, al marrone scuro. Nella ricerca non è mancata l’attenzione a particolari come inviti e tableau mariage in carta ecologica, passatoia in feltro certificato, rifiniture in pizzo eco, fedi nuziali in oro etico.
Molto accurata la selezione dei tessuti, dal cotone alla juta, dal lino alla canapa, provvisti tutti di certificazioni di sostenibilità, senza dimenticare viscosa e poliestere prive di additivi chimici, da utilizzare per l’arredo della tavola, le decorazioni dell’ambiente e le bomboniere. Il classico sacchettino portaconfetti è stato rivisto con l’impiego di jersey o canapa certificate o trasformato in una borsetta per contenere una piccola pianta grassa o per avvolgere una piantina di rosmarino. L’amore per il green si manifesta anche in questo modo.

Federica Serva

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