sabato, Settembre 21, 2024

CinziaValtolina, con la sua passione è una grande risorsa per il settore

Brillante, estroversa, colta, simpatica in modo irresistibile, animata da un entusiasmo travolgente, Cinzia Valtolina, 41 anni, è tutto questo e molto di più. Lombarda, vive a Ornago, in provincia di Monza e Brianza, e già da una decina d’anni lavora nel settore. Le bombo- niere sono una professione di famiglia, fa la stessa attività anche il fratello Eros, agente della Italiana Confetti, e la faceva il papà Gian Carlo, oggi in pensione.
«Nel settore ho mosso i primi passi da ado- lescente – afferma Cinzia Valtolina – perché, quando ero libera da impegni scolastici, amavo seguire papà da qualche cliente e soprattutto in occasione delle fiere. Con lui ho sempre avuto un rapporto speciale, un’affinità di carattere che ci lega molto. Mio padre è un agente nato, un venditore doc e mi ha trasmesso la sua passione, il suo amore per questa professione così bella e particolare».

Ma, prima di iniziare a lavorare nel settore, Cinzia Valtolina ha fatto altre esperienze. Innanzitutto si è laureata in pubbliche rela- zioni allo IULM di Milano, poi ha fatto un lungo viaggio (sei mesi) in Nuova Zelanda, una bellissima esperienza di vita e lavoro che l’ha formata e arricchita, e, rientrata in Italia, ha lavorato per alcuni anni in un’a- genzia pubblicitaria. Fino al giorno in cui il padre non le ha proposto di affiancarlo nella sua attività.

Dopo circa sette anni di collaborazione con la Car Bomboniere, sino alla sua chiu- sura, oggi rappresenta l’azienda Hervit e il marchio Luxia della Bocchio in parte della Lombardia, principalmente nelle provin- ce di Milano, Monza e Brianza, Varese e Bergamo.

Gli insegnamenti del padre

«Devo ringraziare mio padre per avermi introdotta in questo settore – sottolinea –. È stato lui a intuire che questa per me potesse essere la professione ideale. Io amo tantissimo comunicare, relazionarmi con le

persone, amo anche viaggiare e, aspetto fondamentale, guidare. Non potrei mai fare un lavoro in ufficio, dietro una scrivania. Invece la nostra professione ci permette di organizzare gli impegni e la giornata in modo flessibile. Concludere gli ordini, seppure sia l’aspetto dell’attività che ci fa vivere, non è il più importante. Come mi ha insegnato mio padre, lo è, invece, la relazione con i clienti, che si deve coltivare andandoli a trovare di persona, consiglian- doli, assistendoli nel rapporto con le aziende e in tutte le loro diverse problematiche. Una relazione che deve essere basata su onestà e sincerità, costruendo rapporti di fiducia reciproca che durano nel tempo. Inutile realizzare profitti a svantaggio di un cliente che poi non si fiderà più di noi. Le relazioni umane sono davvero la bellezza del nostro lavoro».

Il presente e il futuro del settore

L’ottimismo di questa giovane donna è davvero coinvolgente e, riteniamo, una vera risorsa per il settore nell’area di sua competenza. Anche il suo punto di vista sul comparto è molto positivo, persino in un anno difficile come questo 2020 che sta finendo.

«Malgrado tutte le difficoltà di quest’anno così singolare, nei periodi in cui è stato pos- sibile, in particolare nei mesi di settembre e ottobre, abbiamo lavorato bene, soprattutto con le comunioni e cresime. Gli stessi nego- zianti, appena è stato possibile aprire, hanno ripreso a lavorare con grande impegno, senza scoraggiarsi, con rinnovate energie. La differenza sul mercato la fanno proprio loro, sono infatti tantissimi i negozianti che lavorano con passione, dando, con il loro talento artigianale, con la loro creatività, un grande contributo al settore. Nessun sito internet potrà mai sostituire il loro lavoro e quel quid in più che è l’assistenza al cliente e la personalizzazione delle confezioni». Sulle tendenze della bomboniera, Cinzia Valtolina pone l’accento sulla realtà del nord Italia, dove «sicuramente si tende a sposarsi meno e anche a fare meno le bomboniere tradizionali, puntando di più sui sacchettini di confetti, sulla confezione, magari arricchita con un ciondolo, e, se si sceglie un oggetto, alla fine si preferisce uno utile».

Quest’anno, nella sua zona, sono state scelte soprattutto clessidre, candele, pro- fumatori, oggetti comunque utili e in stile shabby chic. «Se è vero che il volume d’affari del comparto negli ultimi anni si è ridotto, la tradizione della bomboniera non sembra affatto al tramonto, anzi è molto vitale e attiva anche fra i consumatori più giovani».

L’accesso dei giovani alla professione

Sul futuro della sua professione e le even- tuali possibilità di inserimento dei giovani nel comparto, non esita a esprimere il suo pare- re. «Finché ci saranno i negozi al dettaglio, ci sarà bisogno degli agenti rappresentanti. Non siamo solo dei venditori, svolgiamo un fondamentale ruolo di intermediazione fra i dettaglianti e le aziende, e la nostra non è una professione in declino. Piuttosto è vero che per un giovane è difficile iniziare questa attività, se non viene introdotto da un agente già inserito, con un suo portfolio clienti. Difficile, se non impossibile, partire da zero, trovare aziende che affidino i loro campionari a chi non abbia alcuna esperienza. È la dura legge del mercato». Ringraziamo Cinzia Valtolina per la gentilez- za con cui ha risposto alle nostre domande, dedicandoci il suo tempo, ma soprattutto per l’entusiasmo e la passione con cui svolge il suo lavoro. Un’iniezione di ottimismo e fiducia nel futuro per tutti.

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